Oltre le gambe c’è di più

Dopo un po’ di tempo, qualcuno si è ricordato di una certa Virginia Sanjust.

Ebbene, questa signorina 32enne, nel 2003, era diventata nota come una delle prime innovative “signorine buonasera”. Una di quelle che, dal divano di dubbio gusto, si alzava puntando il dito al centro dello schermo. L’altra prescelta su Raiuno per quel compito, nello stesso periodo, era Barbara Matera, ora candidata alle Europee per il Popolo delle Libertà.

Coincidenze? Resta il fatto che la Sanjust venne accusata, l’estate scorsa e dal suo ex marito, di aver avuto esperienze extraconiugali con l’attuale premier, oltre che vari doni e favori.

Lei, solo in questi giorni, trova opportuno giustificarsi ancora, parlando della sua «affinità elettiva», dell’aver aiutato colui che “poteva essere suo nonno“, attorniato da «un mare di vampiri», anche con la fede. Inoltre, l’annunciatrice confessa di aver vissuto un periodo orrendo a seguito della vicenda che l’ha coinvolta. Suo figlio, addirittura, fu affidato al coniuge, agente del Sisde declassato, dal dente abbastanza avvelenato. Ecco la risposta al perché della mancanza dagli schermi della Sanjust. Ma ce un altro interrogativo: perché, dopo anni di silenzio, il suo ritorno avviene proprio in questo frangente così “caldo”?

Forse la soluzione sta nella fede: grazie ad essa è riuscita ad uscire dal segmento oscuro della sua vita. Lei che era «sicura di aver aiutato [il Presidente del Consiglio], anche se l’impatto con il suo mondo poi ha fatto male. Lui è vittima della sua troppa intelligenza, vorrebbe farcela e lotta con tutto se stesso per riuscirci». Però, nonostante fiori, diamanti, regalini e consigli reciproci, «il rapporto è rimasto superficiale».

A proposito dei gentili omaggi, Virginia, generosamente, afferma di averli “donati ai fratelli più poveri”. Particolare: la Sanjust ha un cognome impegnativo. Discende dalla famiglia Sanjust di Teulada, che nel suo albero annovera aristocratici e politici. Suo padre, Giovanni, è il primo marito dell’attrice Antonellina Interlenghi, a sua volta figlia di Franco e Antonella Lualdi, una delle coppie più solide e storiche del cinema italiano. Ogni famiglia nobile che si rispetti possiede un albero genealogico, infatti.

I reportage offerti dal Corriere, comunque, continuano: oggi è il turno dell’esperienza di Elisa Alloro, già “velina e showgirl”, stando a quanto scritto dalle pagine on line del quotidiano. Autrice del libro, di 100 pagine, Noi, le ragazze di Silvio. Confessioni di una ragazza che ha lavorato nelle televisioni del digitale terrestre di casa Mediaset e su altre reti (web TV e satellite soprattutto), e non certo in trasmissioni di rilievo. Così conosciuta che nessuno ha mai pensato di dedicarle, almeno per ora, una voce su Wikipedia (fidatevi…).

Aprendo l’homepage sempre del Corsera, si può notare anche il ritorno di Noemi, che grida, tra le altre cose, attraverso le pagine di Chi (edizioni Mondadori) al furto dei suoi profili facebook e myspace.

Il prezzo della… popolarità.

Un commento Aggiungi il tuo

  1. Lario3 ha detto:

    Non vedo l’ora che Berlusconi e tutto il suo circo sparisca per sempre 😀
    Grazie per il commento, CIAO!!!

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