Il canto del “cigno”

Jeansy. Chi è costei? No, non è “sto cazzo”, dato che va di moda rispondere in questa maniera tra i “ggiovani” alla suddetta domanda (cioè, oddio…). Il suo nome evoca qualcosa di giovanile, come un paio di jeans resi più trendy da quella “y” finale. Non proprio: citando l’introduzione di una voce biografica standard di Wikipedia, “Jeansy, nome d’arte di Laura Duranti, (Monza, 21 febbraio 1984) è una cantante italiana.”

E così, dopo una cosa come sette anni e mezzo, viene ridata un po’ di gratificazione (o notorietà) alla persona che ha reso possibile la permanenza dello scrivente proprio sull’enciclopedia multimediale*. Onestamente, questo curioso ringraziamento è stato susseguente all’analisi effettuata da Klakawai sulla fine del fenomeno emo. In effetti, Jeansy non era propriamente una emo. Si può dire che, per l’icona che aveva portato di sé, un po’ si avvicinava. Forse dava maggiormente l’idea (senza voler essere cattivi) di una bimbaminkia troppo cresciuta e con qualche chiletto in eccesso. Ma dalla definizione che era stata data sulla più-che-defunta pagina di Wikipedia, si trattava di una (ehm) “cantante pop”.

Per scoprire le origini del “mito” è sufficiente girovagare per la rete, partendo dall’ancora resistente sito ufficiale (sebbene abbandonato dal 2007). La domanda sorge(va) spontanea: operazione di marketing per entrare nel mondo dello spettacolo o per goliardia spinta? In altre parole, ci è o ci fa? Di certo, almeno su it.wiki, nel gennaio 2006, la sua voce venne abbastanza consultata, così come la conflittuale discussione sulla relativa cancellazione*.

Questa “icona-pop”, stando sempre alla fonte di Jeansy4always (sic), nel 2004 era descritta dettagliatamente quale single, alta 155 cm e pesante “42 kg (?!?!?!?)”, di professione “popstar (nel tempo libero commessa all’iper)”, avente come obiettivo lo sfondare in America (evitando ulteriori battute di cattivo gusto). Segni particolari? Diva.

La sua paventata “divinità” (i fans la reputavano tale, paragonandola alla Duse) derivava testualmente dalla partecipazione “in alcune comunità della rete” ed in particolare da “segnalazioni sul forum dedicato alle Spice Girls ed al successivo passaparola degli utenti sui portali dei fan di Madonna e Kylie Minogue”. Arcinemica delle Lollipop (“I’m going down, down, down…”), ha investito su titoli inglesi gran parte della sua “vasta discografia”, dalla quale emerge “Game Over” (con remixes e formati vari ed eventuali). I testi, al contrario di ogni attesa, sono quasi tutti rigorosamente in italiano, a causa di “piccoli problemi linguistici” della or ora 29enne brianzola (che, beninteso, ha iniziato la carriera a 16 anni e ha partecipato anche ai provini del “Grande Fratello” pur di cavalcare il suo sogno).

Un altro quesito, ora, su tutti, va posto. Nonostante una mega-perculata della rete durata un paio di anni, tale effimero fenomeno di internet, sorretto in piedi nella metà degli anni 2000 dal Daveblog e resuscitato sporadicamente da siti internet che si occupano (anche) di trash, che fine ha fatto? Laura/Jeansy aveva dichiarato di prendersi una pausa per prepararsi al futuro ed ignorare i detrattori. Tuttavia questo silenzio si protrae dal 2007: non raggiungendo il successo sperato, avrà proseguito con l’hobby della prostituzione commessa? Ha trovato un ragazzo? È sbarcata in America? Vi sono, insomma, altre notizie?

A qualcuno, probabilmente, importerà. Ripensandoci a distanza di anni, forse la voce su Wikipedia se la meritava.

Jeansy dixit [fonte: jeansy4always]: 

Sono una ragazza determinata nei miei obbiettivi, semplice e sempre disponibile con tutti.

Io come persona sono un’icona pop, non rock.

Molta gente vede la mia determinazione come presunzione, ma non è affatto così! Del resto, i rischi e le difficoltà non mi spaventano affatto.

Sono testarda, egoista (anche se questo lo dice solo mia madre) e viziata.

Avere un ragazzo potrebbe fermarmi, l’ha già fatto una volta e non deve più succedere.

Prima la musica e dopo l’amore, bisogna darsi delle priorità nella vita.

Io preferisco il mercato americano e sto tentando fortuna la, ma per ora non posso ancora trasferirmi.

La mia prima vera esperienza in uno studio professionale l’ho avuta a 18 anni. Sapevo che volevo dei pezzi nuovi e sapevo che tipo di musica ascoltavo, ma per il resto c’era tantissima confusione nella mia testa.

Ho anche lavorato con il miglior produttore pop in Italia.

Io non mi reputo affatto trash!! Ma che cosa vi aspettate di sentire? Io sono solo una ragazza che lavora e con quello che guadagna realizza delle canzoni in un semplice home studio.

Tutti mi associate a Game Over e all’immagine che avevo tre anni fa, ma i tempi sono cambiati e io sono cambiata.

Ti sembra che le lollipop sappiano l’inglese? Tempo al tempo, non posso fare 300 cose insieme.

C’è tempo per migliorare, studierò inglese quando avrò più tempo. Comunque non presto attenzione alle critiche, così come non bado ai complimenti. Nel caso di questi ultimi, al massimo rispondo con un semplice grazie e nulla più.

Io amo ascoltare semplicemente la melodia di una canzone, se poi lo stile è pop alla Britney o rock, oppure ancora r&b, non me ne frega niente.

Qui in Italia mancano artisti capaci di far concorrenza a quelli internazionali, come ad esempio Britney Spears, i Blue, gli Evanescence, i Green Day, Nelly etc… Il nostro problema è che abbiamo troppa paura di fallire e perdere soldi: ma se non si rischia nella vita, che divertimento c’è?

Il mio errore più grande è stato quello di nascere in Italia. Se fossi nata negli USA ad esempio, le cose sarebbero stare ben diverse.

Penso di essere l’unica persona in Italia che fa musica e odia il festival di Sanremo.

Fin da piccola mi piaceva essere al centro dell’attenzione: mi piaceva fare casino alle feste, prendere in mano la situazione per farmi notare nel bene o nel male.

Essere ambiziosi è un pregio. Io penso che non ci si debba mai accontentare al 100% di quello che si ha, perchè c’è sempre qualcosa di meglio da ottenere. O per lo meno, si deve avere la forza di provarci.

I fans sono tutto, sono importantissimi! Senza fans infatti non esisterebbero artisti! Sono loro che ti danno la forza di continuare, anche quando tutto sembra grigio.

C’è veramente tantissima gente che crede in me e nel mio talento, sostenendomi giorno dopo giorno! E sono molto grata a tutte queste persone.

Il successo ti cambia sempre , penso sia normale. Ma io ho qualcuno capace di tenermi con i piedi per terra.

Sinceramente non mi piacciono quelle persone che pur di arrivare al successo si abbassano a fare qualunque cosa.

Sto anche cercando delle ragazze o dei ragazzi che sappiano ballare e abbiano voglia di divertirsi con me nelle esibizioni. Premetto però che nn posso pagare nessuno.

*gattonero storcerà il naso per questo, ma colgo l’occasione per salutarlo.

7 commenti Aggiungi il tuo

  1. klakawai ha detto:

    grazie per avermi illuminato su questa (s)conosciuta. ora che so chi è sono contenta di non averla mai conosciuta e che non sia più in circolazione. ha un’umiltà invidiabile, però,

    1. leoman3000 ha detto:

      Avresti dovuto… 😀

  2. Mariella ha detto:

    che ricordi.. tenerissima e allucinata Jeansy! Dopo essermi sorbita anni di game over pretendo di sapere che fine abbia fatto.

    1. leoman3000 ha detto:

      …Tenerissima?

      1. Mariella ha detto:

        si, perché mi piace immaginarla come una totalmente incosciente.

  3. Dario ha detto:

    Penso di aver perso quattro minuti ad acculturarmi su un personaggio senza fama e senza lode, che avrei piacevolmente ignorato senza problemi sino alla morte.
    Ma allo stesso tempo, ora tecnicamente, finché non avremo una risposta concreta su che fine ha fatto Jeansy, penso che magari potresti darti alle indagini riguardanti Gina “da Cellammar”, che vivendo a Canosa, potrebbe condurti a parecchie soddisfazioni. Non trovi?

    1. leoman3000 ha detto:

      Mi sa che dovrei dirottare il blog a “storia dei fenomeni di internet”. Sembrerà cinico l’ “elogio del superfluo”, ma c’è un senso anche per questo… 😀

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