Confronti

3341438010_0bcb7118f0_oCapita spesso di trovare interlocutori attenti e prestanti su qualsiasi fronte. Che si parli di calcio o di religione, di pace nel mondo e della solita vetusta politica. Ma non sono i più, ed è un dato di fatto. Quanti sono gli amici, specie in Facebook, che ammettono nel loro profilo la propria ignoranza in questa o quella materia, sfoggiata con totale sprezzo ed indifferenza? Inutile dire che l’onniscienza è impossibile da raggiungere, così come non c’è alcunché di male nel mostrare i propri limiti, naturali e involontari.

Tuttavia, non avere argomenti a disposizione è una carenza incredibile in una persona. Si pensi ad un uovo di Pasqua, decorato da maestri del settore, con foglie dorate a far da contorno. Stupendo e golosissimo nello stesso tempo. La sorpresa all’interno, però, è uno stupidissimo pupazzetto in plastica: brutto, inutile e immobile. Ecco, l’effetto è lo stesso. Ricorda un po’ quando Carlo Conti chiese qualche anno fa ad un’aspirante miss chi fosse mai Giuseppe Garibaldi. Domanda di cultura generale, che fa parte della Storia italiana, quella con la “S” maiuscola. Sicuramente in quella sede si guardano tette e culi in particolare, ma le partecipanti ambiscono anche ad una carriera nello spettacolo. Una minima conoscenza dovrebbero averla già da prima. “La sventurata rispose”, con una spontanea ilarità, culminata con un “non lo so” chiarificatore e, nel contempo, imbarazzante.

Ora il sogno per alcuni è ambire alla poltrona da tronista nel salotto di Maria de Filippi, per 15 minuti di popolarità dovuta, innegabilmente, tra le altre cose, a tatuaggi e piercing, a tacchi 13 e seni rifatti. Altro esempio: sfogliando il televideo dei canali Mediaset è agevole scoprire il lancio dei concorsi di Miss e Mister Facebook. Quelle sono soddisfazioni! Meglio sfoggiare in foto maliziose i propri pettorali o polpacci avvolti in lacci di scarpe degne di una seduta sadomaso che affrontare un dialogo (con un pinco pallino qualsiasi) sulla crisi finanziaria, che coinvolge tutti e non i singoli. I baci rivolti alla fotocamera, effettivamente, possono essere un modo utile per approdare in TV e guadagnare soldini una volta famoso, tra discotecate e comparsate. Poco importa beccarsi fischi e ingiurie dalla gente. Come diceva Guzzanti, vestito da pseudo-massone, i metodi giusti per ingannare i cittadini sono ì suord’, à fess’ e ò calc’ (soldi, fregna e calcio; se non fosse chiaro). Funzionano.

Qualcuno, invece, ha imboccato una strada diversa. Si tratta di Giovanni Fontana, ha quasi 26 anni. Ha voluto abbattere quel muro del “non si parla più”, riuscendo nell’impresa. Uno slogan eccellente: “Parlo con chiunque, di qualunque cosa”. Gratis. Gli strumenti per attuare l’opera sono a portata di tutti. Tre sgabelli, una tovaglia e uno stendino bastano per ospitare gli avventori. In una qualsiasi piazza italiana. Ma lui, come tanti altri nascosti ed intimoriti nelle proprie case, aveva il bisogno di parlare con qualcuno, ascoltando le opinioni e confrontandosi sui temi. Senza pregiudizi. In due parole, esperimento riuscito.

Grazie ad un’uscita in Piazza del Popolo, Giovanni si è guadagnato l’attenzione di blogger e firme del giornalismo, da Luca Sofri ad Alessandro Gilioli, senza escludere quasi omonimi del “Corriere del Mezzogiorno”. Altre vetrine, con buona probabilità, gli si apriranno. Per il semplice motivo che ha preferito condividere emozioni, non ritratti disegnati sulla base di stereotipi scenografici.

Fisico e cervello sono complementari. Che grande scoperta…

Comunicazione di servizio: appuntamento alla prossima settimana

2 commenti Aggiungi il tuo

  1. enrico ha detto:

    è tutta una bufala la storia di giovanni fontana.
    le storie sono tutte inventate. e lo sai benissimo

    1. leoman3000 ha detto:

      Io so quello che hanno riportato giornali e blog. Se sono inventate poi sarà un problema suo. D’altra parte, secondo me, è un’iniziativa lodevole. Se hai qualcosa da dirgli scrivi a lui, non a me…

Lascia un commento