Scusa fiscale

sorryLe previsioni ipotizzate qualche tempo addietro si rivelano sempre più azzeccate. Qualche giorno fa, il Parlamento ha approvato il cosiddetto “scudo fiscale“, tra proteste vibranti e dubbi sull’antinomia costituzionale, promosso dal centro-destra (nello specifico dagli onorevoli Moroni e Fugatti) e pubblicizzato dal Ministro dell’Economia in primis.

Senza entrare troppo nello specifico, per parte dell’opposizione si trattava di un’amnistia, se non di una vera e propria mossa criminale, utile ad avvantaggiare evasori e depositari di conti neri esteri. Tanto che poi alcuni hanno implorato, vanamente, il Presidente della Repubblica affinché non firmasse il decreto legge. Con contorno di obiezioni e ulteriori polemiche.

Ciò che lascia più perplessi, tuttavia, non è l’atteggiamento rinunciatario del Capo dello Stato (che poteva rimettere, motivando la decisione, il lavoro alle Camere), ma il comportamento del centro-sinistra. Ancora meglio, dei suoi singoli. Soprattutto in virtù della fiducia al Governo posta come condizione all’esito della votazione. Favoriti dalle assenze della maggioranza, i contrari alla legge, se si fossero presentati compatti, avrebbero potuto sia bocciare la proposta che incrinare le fondamenta dell’Esecutivo in carica. Così facendo, perché no, si poteva registrare un risveglio più entusiasta dell’elettorato di quelle fazioni. Inutile dire che l’assenza di 29 deputati divisi tra UdC, PD e IdV (alcuni giustificati perché “in missione”) ha impedito lo storico avvenimento.

Dei 29 non in aula, 22 erano proprio del Partito Democratico. Venti voti erano sufficienti per ottenere un raro risultato, vista la situazione politica. Lanzillotta, l’ex Ministro Melandri e Pistelli erano in missione, mentre Madia e D’Antoni non erano presenti per motivi di salute già annunciati. Argentin, Binetti, Bucchino, Capodicasa, Carra, Coldurelli, S. Esposito, Fioroni, Gaglione, Ginefra, Giovanelli, G. Grassi, La Forgia, Mastromauro, Pompili, F. Porta, Portas che giustificazione avevano, invece, a loro discolpa? La risposta potrebbe essere anche “avremmo i cazzi nostri da fare”. Ma dovrebbero ricordarsi di essere al servizio dei cittadini e, pertanto, in una così importante circostanza, era più saggio partecipare alle operazioni. Ma, si sa, con il senno del poi tutti sono buoni ad esprimersi.

Alcune scusanti sono state espresse: D’Alema ha sostenuto che, anche con quei deputati in aula, l’opposizione non avrebbe vinto ugualmente (!). Circa la sua precedente assenza alle pregiudiziali di incostituzionalità dello “scudo” (insieme ad altri 68 colleghi, tra cui Franceschini e Bersani), ha risposto, su per giù, che non gli era stato spiegato bene che si trattasse di un voto importante (!!!). Eppure il PD non dovrebbe rendere l’idea di un partito destinato a perdere…

Via internet, Gero Grassi, a gran voce (virtuale), si lamentava con alcuni utenti Facebook di essere ammalato. Meno di un giorno dopo, però, presenziava in un hotel di Bari alla convenzione provinciale del partito. Anche la Mastromauro aveva fatto sapere, commentando una nota sul social network, di avere avuto impedimenti. Ma anche lei, poche ore dopo l’avviso, era in conferenza nel capoluogo pugliese. Stando a quanto riportato dal blogger che ha stilato tali bollettini (attivo su Barilive, La Taverna di Lou e Diritto di critica), ci si trova davanti a casi di guarigioni rapide. Ginefra, anche lui febbricitante, al contrario, ha disertato tutte le riunioni. Mentre non ha sorpreso la mancanza di Gaglione, visto in poche occasioni seduto tra gli scranni di Montecitorio (sic). Più dispiaciuta la Binetti, fuori Roma per un impegno già preso.

Solo che, procedendo in questa direzione, è la salute del Partito Democratico ad essere sempre più a rischio (e le percentuali, quelle sì, sono un dato incontestabile).

Un commento Aggiungi il tuo

  1. unnomeacaso ha detto:

    che bello il sistema politico italiano.. a volte confido in qualche software house italiana che crei un gioco di strategia in tempo reale (rts) in grado di simulare il Parlamento.. sai che bello? intrighi, inciuci, alleanze! E poi la casta organizzata nelle varie razze e gruppi. Potremmo sfondare in politica grazie agli amici giusti. Poi il sistema di aiuto sarà innovativo: al posto di usare “callcousinVinnie” come in simcity 3000 useremo “callfriendAngelucci” o “callfriendTarantini” che ci organizzerà delle belle serate.. Anzi facciamo un MMORPG e tagliamo la testa al toro.

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